Revocata la cittadinanza a Roberto Saviano. Un’amministrazione che umilia Verona
Comunicato stampa del 24 dicembre 2020
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La delibera di maggioranza con la quale il Consiglio comunale ha revocato la cittadinanza allo scrittore Roberto Saviano umilia i più genuini sentimenti di giustizia e lotta alla criminalità mafiosa dei cittadini veronesi e getta sulla nostra città ulteriore discredito nell’opinione pubblica nazionale.
Una volta di più, come nel caso della proposta di intitolare una via a Giorgio Almirante, questa amministrazione dimostra rozzezza e superficialità sconcertanti, ritenendo di potere disporre dei titoli onorifici di una città – l’intitolazione di una strada, la concessione prima e la revoca poi della cittadinanza … – non come atti solenni, impegnativi, destinati a qualificare i valori permanenti di una comunità, ma come strumenti di lotta politica spicciola, occasionale – oggi sì domani no – da gestire con la stessa disinvoltura con cui si aggrediscono gli avversari in campagna elettorale.
Con queste poverissime armi, i nostri amministratori pensano di coprire il vuoto ideologico e politico che li caratterizza. Invece che esaltare la vocazione europea ed internazionale della nostra città, l’amministrazione la sta facendo precipitare in una dimensione sempre più povera e provinciale. Bene hanno fatto i consiglieri di opposizione, ma non tutti, a votare in senso contrario o ad esprimersi contro l’iniziativa. E’ ora di cambiare.
Verona, 24 dicembre 2020
Concordo sull’assunto generale e ho firmato la petizione online. A essere pignoli, devo eccepire sull’espressione “vuoto ideologico”. Si tratta invece, secondo me, di un furore ideologico che copre il vuoto di idee.
Sì,Carlo, concordo: proprio questo intendevamo dire.