Le ragioni dell’obbligo vaccinale. Effiacia, libertà, responsabilità

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole. Il testo mira a “rallentare” la curva di crescita dei contagi relativi alla pandemia e a fornire maggiore protezione a quelle categorie che sono maggiormente esposte e che sono a maggior rischio di ospedalizzazione.

https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-55/18944

di Luciano Butti

Luciano Butti
La Costituzione della Repubblica
“… la decisione del governo…è costituzionalmente legittima.. A chi insiste per la assoluta libertà di vaccinarsi o meno vorrei chiedere: avete parlato con i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che lavorano negli ospedali con i malati?…”

OBBLIGO VACCINALE: E’ COSTITUZIONALE? E’ EFFICACE? MI PIACE? LIBERTA’ E RESPONSABILITA’
Obbligo vaccinale sopra i 50 anni e multa di 100 euro per gli over 50 non occupati che non si vaccinano. Questa, a quanto si legge, sarebbe la decisione del Governo.

E’ COSTITUZIONALMENTE LEGITTIMA? Certamente si. La Costituzione infatti subordina l’obbligo alla dimostrabile presenza di un interesse della collettività. In questo caso, si tratta dell’obiettivo di riduzione della pressione ospedaliera nel breve arco temporale interessato da una variante molto infettiva (Omicron). Perché non si applica una misura di divieto anche a chi fuma, beve o tiene altri comportamenti a rischio? Perché nel caso del virus la pressione ospedaliera, senza il vaccino della popolazione più anziana, aumenterebbe tutta insieme in un arco temporale molto stretto. Per queste ragioni, le probabilità che la Corte dichiari incostituzionale questo obbligo sono a mio avviso pari a zero.

ALTRO DISCORSO E’ QUELLO DELL’EFFICACIA. La multa da 100 euro probabilmente scoraggerà un numero piuttosto ridotto di contrari al vaccino. Tanto da far risultare probabilmente sproporzionato rispetto al risultato l’enorme lavoro burocratico che servirà per irrogare le sanzioni, incassarle e gestire i sicuri e numerosi ricorsi (ammesso che non finisca tutto a ‘tarallucci e vino’). Sarebbe stato molto più efficace rispetto all’obiettivo estendere il super green pass – quello che si ottiene solo con la vaccinazione – ad ulteriori attività (centri commerciali, servizi alla persona, ecc.).

LIBERTA’ E COSTRIZIONI. Vorrei in conclusione chiarire una cosa. L’obbligo non piace nemmeno a me. E, credetemi, anche se lo sostengo da un anno, non mi piace affatto nemmeno il green pass. Infine, piacerebbe anche a me avere una sanità pubblica con molte più risorse. Ma so guardare la realtà. La sanità pubblica è stata messa in crisi dalla pressione dei non vaccinati meno giovani anche in Paesi molto più ricchi e meglio organizzati del nostro. A chi insiste per la assoluta libertà di vaccinarsi o meno vorrei chiedere: avete parlato con i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che lavorano negli ospedali con i malati? Avete parlato con chi si vede rinviato un intervento chirurgico perché rischierebbe di finire in terapia intensiva e le terapie intensive vanno tenute libere? Avete parlato con i medici di base costretti a un lavoro infinito anche solo per rassicurare un enorme numero di persone condizionate dalle vergognose fake news fatte circolare circa i presunti gravi rischi dei vaccini? La libertà non esiste senza responsabilità, rispetto per la verità dei fatti e attenzione verso i più deboli.

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